LA SICILIA ED IL SERVIZIO CIVILE: UNA REGIONE…. STRAORDINARIA

Recentemente un parlamentare della Repubblica, siculo, ha definito la Regione Sicilia come “avanguardia” nazionale per ciò che riguarda il servizio civile, rivendicando per tale motivo che a tale ente fossero assegnate risorse ben superiori a quanto spettante in termini di abitanti e numero di giovani residenti.

A quanto pare Regione Sicilia è all’avanguardia, sempre nel campo del servizio civile, anche per quel che riguarda le spese incomprensibili, ed i loro nefasti risultati.

Infatti scopriamo che, lo scorso 28 aprile, con un apposito atto la Regione Sicilia ha nominato la commissione che avrebbe dovuto valutare i progetti presentati dagli enti di servizio civile iscritti al registro regionale (trovate in allegato il documento ).

La commissione è composta da ben dieci (10) persone, di cui due (2) dirigenti ed un non meglio specificato collaboratore (su che collabori non si sa, ma è certo che una persona con lo stesso nome e cognome era candidato alle regionali siciliane del 2006 nella lista “L’aquilone lista del presidente” a sostegno di Cuffaro, come risulta dalla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 24 del 12.05.2006).

Stendiamo un velo pietoso sul fatto che il documento riporta una numerazione degli articoli errata: viene infatti saltato l’articolo 3, numero notoriamente troppo perfetto.

Ma il vero scandalo è che questo folto gruppo di dipendenti regionali “sarà riconosciuta la prestazione di lavoro straordinario per le attività svolte in orario pomeridiano e comunque in eccedenza a quelle riconosciute ed autorizzate per le attività istituzionali”.

Da questa incredibile decisione si ricava che in Regione Sicilia:
a) anche i dirigenti si beccano gli straordinari, a differenza di quanto accade in tutte le aziende dell’occidente sviluppato;
b) lavorare di pomeriggio è fatto straordinario e quindi da essere premiato;
c) valutare i progetti di servizio civile è “eccedenza” rispetto alle usuali attività istituzionali.

Come se non bastasse, pare che la Regione Siciliana sia nel “gruppo di coda” delle regioni che ancora non hanno terminato la valutazione dei progetti.
Se fosse vero, una ragione ci starebbe…. più tempo si impiega nella valutazione, più straordinari incassano i solerti componenti della commissione.