IL PRIMO “CUSTOMER SATISFACTION” SUL SERVIZIO CIVILE

Pubblicati i dati dell’indagine condotta da Associazione Mosaico, in collaborazione con ricercatori dell’Istituto Tolomeo: più del 90% degli utenti a cui si rivolgono le attività dei progetti di servizio civile ritiene importante e positivo l’impiego dei volontari .

E’ la prima volta nella storia di servizio civile: staimo parlando della prima indagine scientifica di “customer satisfaction” per misurare scientificamente il livello di gradimento dei servizi offerti dai volontari in servizio civile.

Associazione Mosaico ha ritenuto di fondamentale importanza valutare in modo critico l’impatto che i servizi resi dai volontari in servizio civile in forza presso le strutture dei suoi associati ha avuto sui destinatari e/o sulla collettività, in modo da offrire per il futuro un servizio migliore.

L’indagine è stata condotta attraverso un piano rigorosamente scientifico ed avvalendosi di ricercatori dell’Istituto Tolomeo di Padova, con un campionamento sistematico degli intervistati e delle sedi di servizio che tenesse presente la distribuzione dei volontari per area di intervento e per provincia. Il disegno della ricerca ha coinvolto in totale 447 individui presenti su 9 sedi di servizio e su 4 province (Bergamo, Brescia, Milano, Lecco). A questo link  una presentazione della metodologia utilizzata.


I risultati dell’indagine sono stati estremamente positivi:
tenendo in considerazione una scala che va da 1 a 10, il gradimento dei servizi da parte dell’utenza si posiziona mediamente sul 9;
il 75% degli utenti intervistati è a conoscenza del contributo offerto dai volontari in servizio civile nella realizzazione dei servizi di cui usufruiscono. Di questi, ben il 95,2% ritiene che detto contributo sia positivo (è interessante notare che il rimanente 4,8% non giudica l’apporto dei volontari come negativo, ma si limita a ritenerlo “né positivo né negativo”).
93,9% ha ritenuto importante l’impiego dei volontari in servizio civile presso l’ente in cui si realizza il progetto.
A questo link  potete trovare i risultati dell’indagine, mentre un commento sugli stessi lo si trova qui.
Questi dati ci fanno comprendere che, in un periodo di crisi economica, l’apporto dei volontari in servizio civile non è solo ri-conosciuto dalla maggior parte degli utenti, ma viene percepito come utile, importante e positivo.
“E’ un risultato che ci aspettavamo – ha commentato Claudio Di Blasi, Presidente di Associazione Mosaico – le sedi di attuazione di progetto vengono scelte e selezionate da Mosaico con molta attenzione. Non è sufficiente “chiedere” un volontario in servizio civile: occorre dimostrare che tale risorsa verrà inserita in un contesto che garantisca un adeguato ritorno formativo, e la buona qualità del servizio reso è una delle discriminanti perché l’ente sia scelto.”

A fianco di questa indagine, Associazione Mosaico ha effettuato la già consolidata indagine sul “ritorno occupazionale” derivante dal servizio civile.
“Quest’anno ci attestiamo su un ‘ritorno’ del 20% -segnala Claudio Di Blasi- Si tratta di una percentuale inferiore a quella degli anni precedenti, ma credo non ci sia da lamentarsi, vista la preoccupante situazione occupazionale delle giovani generazioni negli ultimi dodici mesi”.

L’analisi dell’indagine sul ritorno occupazionale la trovate qui