Anche quest’anno Associazione Mosaico ha condotto la tradizionale indagine sul ritorno occupazionale del Servizio Civile, realizzata sui volontari in servizio presso sedi dell’associazione e che si sono congedati a fine gennaio 2013.
I dati sono decisamente confortanti, e potete trovare il report a questo link.
Quali sono le conclusioni dell’indagine?
Il primo dato da cogliere è l’interesse degli enti di Servizio Civile nel mantenere rapporti con i volontari che hanno terminato il Servizio Civile.
Ciò dimostra che il Servizio Civile è visto dall’ente come momento formativo a tutti gli effetti, e che la fine dell’anno di servizio è interpretata come “perdita” di una risorsa umana addestrata e integrata nella struttura.
In secondo luogo, questa indagine evidenzia l’irrigidimento del mercato del lavoro, conseguente alla cosiddetta “Riforma Fornero”.
La tipologia contrattuale del “contratto a progetto” è di fatto estinta, ma non viene sostituita da altre forme di ingaggio, quali ad esempio l’apprendistato.
Terzo, ma non per importanza, è il successo di strumenti alternativi di ingaggio quali il tirocinio extracurriculare, proposto da Associazione Mosaico agli enti aderenti a cavallo tra il 2012 ed il 2013, grazie anche all’esperienza accumulata con il bando sperimentale della Direzione Giovani e Sport di Regione Lombardia.
La “leva civica regionale”, così abbiamo chiamato questo strumento, ha permesso di:
supplire al calo occupazionale derivante dalla scomparsa del “contratto a progetto”;
aumentare il numero di ex volontari coinvolti in percorsi post servizio civile che garantiscano un reddito minimo unito ad una certificazione delle competenze acquisite;
mantenere un rapporto tra ente e giovane, evitando la dispersione di conoscenze e competenze indispensabili per il territorio e la comunità.
Se l’obiettivo del servizio civile è quello di garantire una formazione alle nuove generazioni, legandole alla comunità ed al territorio di appartenenza… ebbene possiamo affermare che anche quest’anno abbiamo praticato l’obiettivo, nonostante la “Riforma Fornero” e la difficilissima situazione economico-occupazionale.